Care amiche e amici di SegretoDonna, a L’Aria che Tira si stava parlando di Liberazione, resistenza e pace, quando scoppia la ‘rissai tra Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, che ha ricordato il valore e l’importanza della Festa del 25 aprile e il giornalista de La Verità, Francesco Borgonovo. Borgonovo ha espresso il suo disaccordo in maniera particolare: «Sul 25 aprile stiamo proiettando una serie di nostre paturnie interne che nulla c’entrano con il conflitto in Ucraina».
«Come con il Covid, non si ragiona e ci si basa sull’emotività. Vedo cose grottesche come dire che a Kiev si canta ‘Bella ciao’, e magari erano persone con le svastiche. Sono cose ridicole – continua Borgonovo – quelli nell’acciaieria di Azvostal forse avrebbero sparato qualche fucilata durante la Resistenza. Se la Z è diventato un simbolo paneuropeo ditelo… o se i nazisti sono buoni quando servono…».
In sottofondo, come spesso accade in queste trasmissioni per impedire qualsiasi ragionamento, l’incessante borbottio della Picierno che non si trattiene e finisce per perdere il controllo: «Ma dove stanno questi nazisti?! Evitiamo almeno la disinformazione. Non possiamo utilizzare le televisioni italiane come propugnatori di propaganda russa… Almeno questo… i nazisti in Ucraina non ci sono!».
Il giornalista chiede, allora, di non essere interrotto: «Come impiegare le televisioni italiane non lo decide lei… posso parlare o parla solo la Picierno? Nazisti e ultranazionalisti ci sono eccome in Ucraina… la sinistra italiana ha cambiato posizione più volte, spesso è emotiva e lo abbiamo appena visto dalla Picierno». Interviene allora la conduttrice Myrta Merlino: «Perché emotiva? Picierno ha espresso un dato di fatto: c’è un aggressore e un aggredito». La vicepresidente soverchia tutti con la voce: «È inaccettabile ripetere la propaganda di Putin, almeno non fatelo in mia presenza!».
E Borgonovo, senza essere riuscito ancora a completare il suo pensiero, attacca ancora: «Faccia così, Picierno: si chiuda le orecchie (porta pure le mani all’altezza dei padiglioni auricolari, nda), così io concludo. Molto democraticamente come all’asilo… parla ancora?! No, niente non ce la farò mai!». E la Merlino non sapendo più come impedire a Borgonovo di completare il suo ragionamento, come di consueto in questi casi, manda la pubblicità.