Care amiche e amici di SegretoDonna, sembrerebbe aprirsi uno spiraglio nella guerra in Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky, infatti, in un’intervista al network americano Abc, rilascia quella che sembrerebbe più come una proposta di compromesso a Putin su alcune delle richieste di Mosca per fermare l’invasione. Per Zelensky, su Crimea e Donbass con la Russia «possiamo discutere e trovare un compromesso su come continuare a vivere», ma l’Ucraina non è disponibile ad un ultimatum da parte del Cremlino. Il presidente ucraino cerca la via del compromesso e non a una resa, come ha più volte sottolineato, escludendo comunque il riconoscimento delle due autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e l’annessione della Penisola sul Mar Nero alla Russia. Su cosa potrebbero convergere dunque? ucraina condizioni
«Se parliamo di territori temporaneamente occupati e repubbliche non riconosciute da nessuno – dice Zelensky, rispondendo a una domanda sulla richiesta russa di riconoscere la Crimea come russa e il Donbass indipendente – possiamo discutere e trovare un compromesso. Per me è importante sapere come la gente che vuole essere parte dell’Ucraina vivrà in quei territori – ha detto, chiedendo – garanzie di sicurezza». E poi: «È questione più complicata di riconoscere e basta, questo è un altro ultimatum e non siamo pronti per un ultimatum – ha affermato il leader ucraino – la cosa importante è che Putin cominci a dialogare».
Due sembrerebbero le condizioni poste da Zelensky: compromesso e non una resa e garanzie di sicurezza per i cittadini ucraini che continueranno a vivere in quelle zone. Come scrive HuffingtonPosrt, le dichiarazioni del presidente ucraini arrivano a due giorni dall’incontro in Turchia tra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e quello ucraino, Dimitri Kuleba, primo faccia a faccia ad alto livello dall’inizio dell’aggressione russa, il 24 febbraio. ucraina condizioni
Queste, invece, sono le condizioni poste dal Cremlino da giorni come riportate nel nostro precedente articolo:
- smilitarizzazione e “denazificazione” dell’Ucraina (l’equivalente di un cambio di governo con epurazioni diffuse);
- garanzie sullo status “neutrale” dell’Ucraina;
- riconoscimento della Crimea;
- rinuncia di Kiev al Donbass. Da giorni il presidente Zelensky chiede al presidente Putin un incontro, ma la sua richiesta – sostenuta dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan – è sempre stata ignorata.