Con Covid esperti onnipresenti sulle reti tv, in alcuni casi pagati due volte dai cittadini, come medici del SSN e come ospiti Rai Virologi tv business compensi
Stop al business dei virologi in tv, un fenomeno esploso durante il Covid e che ha generato un vero e proprio giro d’affari attorno a tali figure. Virologi tv business compensi
Lo afferma il Codacons, che annuncia un nuovo esposto alla Guardia di Finanza, agli Ordini dei medici competenti e agli atenei collegati ai virologi, affinché si faccia chiarezza sulla correttezza del comportamento dei camici bianchi che chiedono compensi in denaro per parlare in tv.
“Oramai esiste un vero e proprio tariffario per le ospitate dei medici nei programmi televisivi, addirittura con agenzie di comunicazione che ne seguono gli interessi e fungono da manager, come nel caso dell’immunologa Antonella Viola – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ilaria Capua, ad esempio, chiederebbe 2mila euro più Iva per 10 minuti di intervento. Mistero totale invece sui cachet riconosciuti dalla Rai a Roberto Burioni, per mesi ospite fisso a “Che tempo che fa”: l’agente del virologo ha ammesso però che il compenso economico è uno degli elementi considerati dal medico prima di accordare un suo intervento”.
Un business che oltre a risultare immorale, potrebbe rappresentare un danno economico per i cittadini. I medici che ricevono compensi per le ospitate in tv, infatti, in alcuni casi potrebbero costare due volte agli utenti: sono infatti pagati dalla collettività in quanto medici del Servizio Sanitario Nazionale, e finiscono per essere pagati una seconda volta come ospiti Rai, rete come noto finanziata dagli italiani attraverso il canone.
Esposto a guardia di finanza, ordini dei medici e atenei
Per tale motivo il Codacons annuncia un nuovo esposto per fare luce sul business dei virologi, indirizzato a Guardia di Finanza, Ordini professionali cui i medici appartengono e Università con cui gli stessi intrattengono rapporti lavorativi.
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