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La tragedia del gas sui bambini in Siria

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Che differenza c’è fra l’innocenza di un bambino morto nel World Trade Center e quella di uno morto sotto le nostre bombe a Kabul? La verità è che quelli di New York sono i «nostri» bambini, quelli di Kabul invece, come gli altri 100mila bambini afghani che, secondo l’Unicef, moriranno quest’inverno se non arrivano subito dei rifornimenti, sono i bambini ‘loro’. E quei bambini loro non ci interessano più”.

La citazione è di un maestro del giornalismo, Tiziano Terzani (morto nel 2004), che nel 2002 pubblicò  “Lettere contro la guerra”, uno dei suoi libri più celebri. siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas

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Il primo pensiero di Terzani nei suo libro, ci riporta al terribile attacco con armi chimiche del 4 aprile 2017 avvenuto in Siria a Khan Sheikhun e anch’esso fa riferimento a bambini innocenti.

Le tesi contenute nel suo scritto sono molto attuali e ci possono aiutare oggi a rileggere i drammatici siria-guerra-bambini-gasavvenimenti di cui, purtroppo, a noi che come diceva Primo Levi viviamo nelle nostre tiepide case, arriva solo un eco lontano.

Es – tra i sentimenti di angoscia, impotenza e rabbia – cos’altro non sono se non di nuovo un noi (Ue che accusa Assad) e loro (gli alleati di Assad che negano ogni responsabilità)?

Crimini contro l’umanità, o meglio la chiamerei inumanità ma alla fine i Grandi del Mondo non faranno nulla per mettere fine queste tragedie, condannando e cercando  un colpevole da dare in pasto alla stampa.

Quello che si dimentica sono proprio il povero popolo siriano, barbaramente massacrato, che da sei anni è costretto a vivere in guerra, vedendo morire le proprie donne e i propri figli.

siria-guerra-bambini-gasIn “Lettere contro la guerra”, Terzani parla di questa divisione tra “noi” e “loro” ( e dire che io pensavo che umidità significasse  che esiste solo NOI:

L’occasione è di capire una volta per tutte che il mondo è uno, che ogni parte ha il suo senso, che è possibile rimpiazzare la logica della competitività con l’etica della coesistenza, che nessuno ha il monopolio di nulla, che l’idea di una civiltà superiore a un’altra è solo frutto di ignoranza, che l’armonia, come la bellezza, sta nell’equilibrio degli opposti e che l’idea di eliminare uno dei due è semplicemente sacrilega”.

Nel 2002 l’Isis non esisteva ancora, ma non risuonano oggi così centrate e attuali queste parole?

E Terzani sottolinea: “Il mondo non è più quello che conoscevamo, le nostre vite sono definitivamente cambiate. Forse questa è l’occasione per pensare diversamente da come abbiamo fatto finora, l’occasione per reinventarci il futuro e non rifare il cammino che ci ha portato all’oggi e potrebbe domani portarci al nulla. Mai come ora la sopravvivenza dell’umanità è stata in gioco”.

E in un altro passaggio del suo scritto: “Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e che riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti, non furbi”.

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Tra i tanti passaggi interessanti dell’autore, di fondamentale importanza, uno racchiude il senso del libro ed è  rivolto ai giovani, probabilmente a un bambino nato del 2002 che, oggi, ha 15 anni e a cui farebbe bene anche a scuola studiare queste lezioni di vita, dato che la (finta) pax in cui viviamo in occidente(occhi bendati e ben fissi su uno schermo dello smartphone per commuoversi nel tragitto da lavoro a casa della morte dei civili siriani e condividere un post strappalacrime sui social) non ci sarà data per sempre:

A volte mi chiedo se il senso di frustrazione, d’impotenza che molti, specie fra i giovani, hanno dinanzi al mondo moderno è dovuto al fatto che esso appare loro così complicato, così difficile da capire che la sola reazione possibile è crederlo il mondo di qualcun altro: un mondo in cui non si può mettere le mani, un mondo che non si può cambiare. Ma non è così: il mondo è di tutti”. siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas siria guerra bambini gas

Fonti: www.globalist.it – “Lettere contro la guerra” (Terzani)

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Scritto da Serena Consoli

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