I bassi numeri di contagi, rispetto a quelli del resto d’Europa, che l’Italia era riuscita a mantenere sono ormai un lontano ricordo. Dai poco più di mille contagi, nell’arco di un brevissimo tempo, siamo arrivati ad avere undici mila contagi in una sola giornata.Possibilità lockdown Natale
Salgono anche i morti, certo non ai livelli di marzo/aprile, e salgono anche i ricoverati in terapia intensiva. Quella a cui di troviamo di fronte sembra essere la tanto temuta seconda ondata che non si è fatta aspettare più di tanto.
Immediato è stato l’intervento del governo che ha già varato due nuovi Dpcm con misure più restrittive su aperture dei locali, coprifuoco e circolazioni. Sempre vivo l’invito a mantenere le distanze, indossare la mascherina e igienizzare frequentemente le mani.
Secondo un Crisanti possibile lockdown prima di Natale
Non si è mai fatta avanti, invece, l’ipotesi di un secondo lockdown da parte del governo, ma secondo alcuni esperti non sarebbe da escludere. Proprio qualche giorno fa, il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti, aveva parlato di un lockdown a Natale, ma adesso è convinto si debba intervenire molto prima.
Intervistato da Il Messaggero ha affermato che i numeri dei contagi stanno aumentando velocemente e si deve agire quanto prima:
“Ero stato ottimista quando avevo parlato di lockdown a Natale. Magari non chiamiamolo in questo modo, però con questi numeri arriveremo a un inasprimento delle misure di contenimento molto prima.Possibilità lockdown Natale
Abbiamo un doppio problema. I numeri che stanno venendo fuori sono un disastro. Dobbiamo abbassare la curva dei contagi, ma una volta ottenuto il risultato, dobbiamo essere in grado di mantenere la curva bassa.
Ma è saltato completamente il sistema di tracciamento. Le misure di contenimento sono inutili senza un piano organico per dotare l’Italia di un sistema che mantenga basso il numero dei contagi. È la vera sfida.
Se invece di buttare soldi per acquistare i banchi a rotelle avessimo investito sul tracciamento e sulla capacità di eseguire i tamponi, oggi saremmo in una situazione differente. Non possiamo andare avanti altri sei mesi solo con le chiusure.
Quest’estate eravamo arrivati a 300 contagi al giorno, avremmo dovuto porci il problema e organizzarci per evitare che quel dato tornasse a salire mettendo in campo un reale ed efficace sistema di tracciamento e tamponi. Invece non abbiamo fatto nulla.
“Per una volta che sono stato ottimista, sono stato smentito. Avevo previsto il lockdown a Natale, pensando che i positivi aumentassero in maniera graduale. Non mi sarei aspettato che il sistema territoriale di contrasto e tracciamento si sbriciolasse così velocemente. E’ evidente che un inasprimento delle misure sarà in rapido sviluppo se quelle che sono state messe in campo non funzioneranno”.Possibilità lockdown Natale
Speriamo che Crisanti si sbagli, che con le nuove misure i numeri possano tornare a scendere e che non ci sia bisogno di un secondo lockdown. Continuate a seguirci su SegretoDonna.