“Il nuovo coronavirus clinicamente non esiste più” e “terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità”. Arrivano come un fulmine a ciel sereno le parole di Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano.
Affermazioni attese da tutti – esperti e non – dall’inizio della pandemia, ma che hanno prodotto una reazione a catena mista tra sconcerto e stupore.
Perché se c’è chi concorda con quanto asserito dal Dott. Zangrillo, per altri le sue stime sono una vera eresia, che può dare alito a false illusioni e a infondate sicurezze, da cui potrebbe scaturire una nuova ondata di contagi.
Noi di SegretoDonna abbiamo analizzato diversi punti di vista in merito.
Ecco cosa è emerso.
Dibattito esistenza Coronavirus: liberi o no?
“Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal Professor Zangrillo” asserisce Locatelli. “Basta guardare al numero di nuovi casi confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del virus”. Per questo sarebbe necessario “continuare sul percorso della responsabilità dei comportamenti individuali, da non disincentivare attraverso dichiarazioni pericolose che dimenticano il dramma vissuto in questo Paese”.
Della stessa opinione è Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico del governo: “Ammesso e non concesso che affermazioni simili siano supportate da informazioni scientifiche, e al momento non ce ne sono evidenze, parole così superficiali e fuorvianti sono decisamente pericolose in un momento così critico di passaggio da una fase di lockdown che ha riguardato non solo l’Italia ma il mondo intero”.
E sulla medesima lunghezza d’onda viaggia anche il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Il nuovo Coronavirus “potrebbe ora essere diverso: la potenza di fuoco che aveva due mesi fa non è la stessa potenza di fuoco che ha oggi. Da medico che è sul campo dico che i malati di ora sono diversi da quelli di due mesi fa: prima i pazienti avevano una condizione molto più grave, ora meno. È cioè evidente che oggi la malattia Covid-19 è diversa, perché la sua presentazione clinica ed il suo decorso sono più lievi”.
Alberto Zangrillo, in tutta risposta, ha dichiarato: “Mi viene chiesto di non fuorviare gli italiani? Sono d’accordo, il nostro dovere è proprio non fuorviarli, per questo ho detto, e confermo, che il virus clinicamente non esiste più. Gli italiani meritano di sapere la verità, e cioè che l’evidenza clinica ci dice questo”.
E voi, da che parte state?
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