Continua a far discutere la questione della riapertura dei confini il 3 giugno, in quanto le regioni del Sud Italia non sono pronte ad accogliere nel loro territorio la popolazione proveniente da quelle del Nord.Riapertura confini scontro sindaci
Come mai questa chiusura nei confronti del Nord? Beh, non è un mistero che il virus abbia mostrato la sua virulenza colpendo più le regioni settentrionali quelle meridionali, e questo non è sfuggito a sindaci e presidenti delle regioni.
Proprio in virtù di questo dato non di poco conto, il Sud non vorrebbe aprire i confini a chi proviene dal Nord Italia, a meno che non riesca a provare di non avere il virus con una sorta di patentino d’immunità, come proposto da diverse regioni del Sud. Si chiedeva anche un rinvio all’apertura dei confini verso quelle regioni più colpite dal virus.Riapertura confini scontro sindaci
Polemica risolta dal ministro della salute Roberto Speranza che ha annunciato che i confini saranno aperti, senza esclusione o ritardi di nessuna regione, il 3 giugno e che non ci sarà l’obbligo di presentare nessun patentino sanitario.
Il disaccordo dei sindaciRiapertura confini scontro sindaci
La riapertura dei confini ha innescato anche una sorta di piccola “guerriglia” tra i vari sindaci delle regioni che non se le sono di certo mandate a dire. Basti pensare al sindaco di Milano Giuseppe Sala che, memore della riottosità del Sud alla riapertura dei confini, ha affermato “me ne ricorderò per un week end o una vacanza”.
Ma anche i sindaci del Sud non si sono tirati indietro dall’esprimere il loro parere, uno fra tutti il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Intervistato ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, De Magistris ha rivolto dure affermazioni contro il Nord.
Secondo il sindaco di Napoli se la pandemia avesse avuto come epicentro il Sud Italia, sicuramente la reazione del Nord non sarebbe stata quella di accoglierli a braccia aperte:
“Ho fatto un ragionamento più ampio e la mia posizione è contro ogni forma di discriminazione. Però bisogna ragionare”.
“Visti i contagi che sono ancora forti in Lombardia mi sarei aspettato, dopo 4 mesi, che il sistema sanitario regionale garantisse i tamponi a tutti. Mi hanno detto però, e qualcuno me lo spiegasse, che non è possibile”.
Poi il commento più duro, ovvero che se l’epidemia fosse esplosa al Sud, il governo precedente “avrebbe costruito un muro che neanche quello di Berlino, schierato l’esercito, fatto fuoco a ogni terrone e messo il sindaco di Napoli al 41 bis”.Riapertura confini scontro sindaci
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