L’avanzare della pandemia da Covid-19 ha messo in crisi il mondo così come lo abbiamo sempre conosciuto. Ha stravolto le nostre abitudini, ci ha privato degli affetti e ci ha costretti a rimanere chiusi in casa per parecchio tempo.
E se tanto si è parlato delle conseguenze che questo ha prodotto dal punto di vista economico – a motivo del blocco delle attività – o psicologico, poco si è detto in merito alla condizione dei bambini e degli studenti.
Proprio così: vengono definiti “gli adulti del domani”, eppure di loro sembra non essersi curato nessuno. Come se iniziare studiare attraverso un monitor da un giorno all’altro, lontani dai compagni di scuola, fosse la cosa più normale del mondo.
E, soprattutto, come se tutti potessero permetterselo.
Molte famiglie hanno la fortuna di possedere più di un dispositivo elettronico; ma per altre smartphone, tablet e personal computer sono un vero e proprio lusso, tutt’altro che accessibile. E se questi oggetti utilizzati solo per hobby a un certo punto diventano conditio sine qua non per assistere alle lezioni o far correggere i compiti, è chiaro che la scuola perde quell’aura di imparziale accessibilità che a fatica si era conquistata.
Noi di SegretoDonna, abbiamo chiesto ad alcune maestre e mamme la loro opinione sulla didattica a distanza.
Ecco cosa ci hanno risposto. dubbi genitori didattica online
“La didattica a distanza ruba ai bambini le emozioni”: la protesta delle insegnanti…
“La didattica a distanza è l’unico strumento a disposizione per garantire continuità” dichiara Carla, insegnante. “Però dobbiamo dire che nella scuola dell’infanzia non basta semplicemente fare arrivare a casa dei bambini una scheda o raccontare loro una favoletta attraverso un PC. La scuola dell’infanzia è quella dove si sviluppano le emozioni, e noi a distanza riusciamo a fare ben poco”.
Dello stesso parere è Monia: “Da insegnante della scuola dell’infanzia, ritengo che un PC non possa mai sostituire l’attività didattica svolta in classe, né la relazione educativa che si vive. E questo riguarda anche la scuola primaria e secondaria”. dubbi genitori didattica online
… e delle mamme
Alle loro voci, ormai impiegate per comunicare con gli alunni attraverso uno schermo freddo fatto di pixel e codici, si uniscono anche quelle di alcune mamme.
Chiunque abbia figli vive dei loro sorrisi. Ma sui volti dei bimbi costretti di colpo a rinunciare alla compagnia e all’affetto di compagni e maestre, questa piccola curva di felicità è scomparsa da un pezzo.
Perché se avere più tempo per giocare piace, e stare in compagnia dei genitori ancor di più, a lungo termine la mancanza dei banchi di scuola inizia a sovrastare qualsiasi altro tipo di emozione.
“La domanda che ultimamente mi sono posta spesso è: ‘Chi sta pensando ai diritti di questi bambini?'” asserisce Daniela, mamma di una dolcissima bambina di 6 anni. “Mia figlia dall’oggi al domani si è ritrovata letteralmente segregata in casa. E le è stata negata – a lei come a tutti i bambini – anche la possibilità di fare un giro dell’isolato per prendere una boccata di aria fresca. Secondo me questa è una violazione dei diritti dei bambini: il diritto alla libertà, il diritto al gioco. Nonostante ciò ha dovuto portare avanti il programma scolastico tramite la didattica a distanza, quindi restando per molte ore davanti a un telefonino e a un computer che mai e poi mai potranno sostituire ciò che la scuola rappresenta: condivisione, gioco, crescita e confronto“.
“Sono stati calpestati i nostri diritti, la nostra dignità“ aggiunge Moira, mamma anche lei. “Avete privato ogni bambino della propria libertà e della propria quotidianità. I bambini hanno diritto alla loro infanzia. A fare un giro in bici, ad andare al parco; hanno diritto alla loro creatività, che è lì fuori, non davanti a un PC, a un telefonino o a un tablet. Quando mia figlia, che ha 6 anni, mi chiede ‘Perché?’, dico solo che siamo stati schiavizzati da questa dittattura”.
Ecco alcune testimonianze:
Più voci, che gridano tutte, disperatamente, le stesse parole: libertà, diritti.
Il diritto allo studio, la libertà di giocare, di crescere, di vivere.
Care amiche di SegretoDonna, mamme, insegnanti, o chiunque avesse voglia di esprimere un pensiero, passiamo a voi la parola.dubbi genitori didattica online
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